Erbe spontanee in tavola

Dal Mal...Essere al Ben....Essere
Arriva la primavera, stagione di pic-nic e scampagnate all’aria aperta e per molti anche un’occasione per dedicarsi alla raccolta di erbe selvatiche. Il libro di cui vi parliamo oggi, Erbe spontanee in tavola, non solo vi aiuterà ad individuarle, ma sarà un prezioso ricettario per imparare a cucinarle nel modo giusto e metterle in tavola. Le nostre nonne in genere sapevano riconoscere e usare questi preziosi ingredienti, ma oggi molti di questi saperi antichi sono andati perduti. Ecco allora un’occasione per recuperarli, magari coinvolgendo tutta la famiglia in una divertente caccia al tesoro tra prati e boschi! Le erbe spontanee non sono poi così difficili da trovare né da riconoscere, anzi, sfogliandolo siamo rimasti sorpresi di quante ‘erbacce’ siamo abituati a vedere nella nostra quotidianità, senza sapere del loro uso commestibile. E per chi non avesse la possibilità di recarsi a raccogliere queste piante direttamente nella Natura? Non disperate, nei mercatini rionali spesso si trovano ugualmente, soprattutto ortiche e tarassaco, ma anche portulaca, centocchio o altre. Si tratta quindi di ingredienti alla portata di tutti, anche di chi magari vive in città e può così dare una marcia in più ai ‘soliti’ piatti e conferire loro bellissimi toni di colore. Oltretutto, come ricorda nella prefazione la dott.ssa Denise Filippin, biologa e nutrizionista , molte sono ricche di ferro, come la menta, che ne contiene tre volte più degli spinaci; sono inoltre ricche di calcio e alcune possono essere definite dei veri super foods, come la portulaca, che contiene acido alfa-linoleico, vitamina C, beta-carotene e minerali come ferro, magnesio, calcio, potassio e manganese. Oltre all’intervento della dott.ssa Denise Filippin, contribuiscono ad arricchire la parte introduttiva di questo libro anche Grazia Cacciola Erbaviola, esperta di sostenibilità, la professoressa Elena Parmiggiani, docente di Permacultura e Francesco Maxia, esperto di scienze naturali, etnobotanica e tutela della biodiversità. Prima di passare al ricettario vero e proprio, l’autrice, Annalisa Malerba (che potete seguire anche sul suo blog passatotralemani.wordpress.com) racconta l’esperienza di vita da cui è nato il libro e i mille volti delle ‘malerbe’, da quello botanico a quello culinario e culturale. Segue un paragrafo dedicato alle preparazioni di base, come bevande ai cereali, bevanda di soia al naturale,maionese di soia, gomasio, labnè. Infine le ricette, suddivise a seconda delle erbe protagoniste, in tutto 16, tra cui violetta, tarassaco, erba cipollina, menta, ortica, equiseto, papavero, raccontate tramite ricette semplici e originali, ognuna delle quali accompagnata da grandi foto a colori a tutta pagina, realizzate da Carla Leni (cuoca e fotografa del blog lacucinadellacapra.wordpress.com). A noi è piaciuto soprattutto perché per ogni erba viene proposta almeno una ricetta senza glutine e una preparazione raw e si possono trovare inoltre tanti consigli pratici, frutto dell’esperienza di una cuoca esperta come Annalisa, abituata a passare in cucina molto tempo. La Redazione
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