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Il crudismo

Dal Mal...Essere al Ben....Essere
Crudismo, una parola che non tutti ancora conoscono, mentre i più credono che essere crudisti voglia dire non godersi la vita e i suoi piaceri, non amare il cibo, essere perennemente attenti alla linea, mangiare solo insalate e via discorrendo.
In realtà il crudismo è proprio uno stile di vita, ben diverso dal fare una dieta e, nonostante possa sembrare qualcosa nato recentemente, in realtà ha radici ben più lontane e salde nel tempo. In particolar modo è correlato al vissuto, da sempre, dell’essere umano nella sua reale natura, in quanto anche nella preistoria gli uomini, come abbiamo sempre studiato, per sopravvivere (visto che non avevano altri cibi per alimentarsi) cacciavano, pescavano e mangiavano quel poco di erbe e verdure che reputavano commestibili, senza però prima cuocerli. Il fuoco, da quando venne scoperto, veniva utilizzato solo per scaldarsi e per proteggersi dalle bestie feroci, una piccolissima parte per cuocere qualche cibo. Ancora oggi le popolazioni indigene consumano prevalentemente cibi crudi e naturali e una piccolissima parte cotta.
Il perché l’uomo, con gli anni, si sia avvicinato alla cottura dei cibi è da collegare alle varie evoluzioni che hanno visto protagonista la specie umana e la terra. Diciamo quindi che vista l’evoluzione dell’uomo nel corso degli anni, non essendo un carnivoro e né tanto meno un granivoro, ma bensì un frugivoro, ha adattato i cibi, attraverso la cottura, ai suoi “bisogni”, per rendere commestibile e mangiabile ciò che non apparteneva e non appartiene alla sua alimentazione naturale. Tale deviazione si è verificata perché a quei tempi le possibilità di scegliere diversamente non esistevano e per sopravvivere bisognava adeguarsi. A differenza di quanto si può fare oggi, non ci si deve adattare per sopravvivere, ma vivere nel modo più naturale possibile visto che abbiamo la possibilità di farlo.
Ad oggi non abbiamo più bisogno di cercare il cibo e cacciarlo, ma gli usi e le consuetudini sbagliati, le credenze errate in fatto di alimentazione e dieta , ma principalmente il peso dell’industria alimentare, con le sue influenze pubblicitarie, conducono l’uomo a compiere scelte alimentari sempre più lontane dalla sua vera natura crudista.
E’ evidente come la cottura abbia permesso all’uomo di cuocere e mangiare alimenti che da crudi non sarebbero stati digeribili, ma è anche vero e dimostrabile come i medesimi abbiamo comportato nello stesso disagi a livello salutare a causa dell’introduzione di tossine con gli alimenti cotti.
Andiamo a vedere nel dettaglio alcuni semplici esempi. I cereali, che contengono gli amidi, possono essere consumati dall’uomo solo se precedentemente cotti, altrimenti risulterebbero difficile da digerire. Ma è anche vero che gli stessi possono essere assunti da un crudista e da chiunque ne abbia voglia, mediante la loro germinazione. I germogli nascono proprio dai semini dei cereali, sono facilmente digeribili e assimilabili, sono ricchi di enzimi, amminoacidi essenziali, omega 3, antiossidanti e vitamine, proprietà che il cibo nel corso della cottura perde.
La cottura ha reso i cibi più adatti alla preparazione di determinate pietanze esteticamente gradevoli, ma ha reso possibile però l’aggiunta di condimenti esterni al cibo, in maniera tale che lo stesso risultasse più buono e saporito, visto che con la cottura, ogni alimento, perde tutto il suo gusto e rimane insipido e insapore, mentre allo stato naturale il gusto rimanga intatto. Il fatto comunque di cuocere un alimento va aldilà dei reali bisogni nutrizionali dell’uomo.
E’ evidente come gli alimenti perdano tutti i loro enzimi una volta che la cottura ha superato di gran lunga i 50°. Gli enzimi sono presenti in ogni persona sin dalla nascita in gran quantità, ma se non li assumiamo nel corso della vita con un alimentazione sana e corretta, essi diminuiscono velocemente, abbreviano la durata della nostra vita e debilitano il nostro sistema immunitario e il nostro fisico che si infetta più facilmente. Inoltre l’abitudine di cuocere il cibo e di lavorarlo con additivi chimici, l’uso di alcool, droghe e farmaci e cibo di nessun reale o poco valore nutritivo, come patatine, merendine ecc.,consumano una gran quantità di enzimi dalla nostra riserva limitata.
Quando si scaldano i cibi ad una temperatura superiore ai 50°, tutti gli enzimi verranno distrutti e a lungo andare il corpo sarà costretto ad utilizzare i rimanenti, fino a quando non comincerà a deteriorarsi e ammalarsi. Ciò comporterà un ingrossamento degli organi digestivi, soprattutto del pancreas.
Alimenti e bevande caldissime arrecano danno agli enzimi presenti nello stomaco. Gli enzimi sono gli elementi produttivi che curano ogni sorta di patologia, sono il fulcro basilare del sistema immunitario e sono indispensabili per mantenere un ottimo stato di salute. E’ proprio il lavoro degli enzimi a far lavorare il nostro cervello e a rendere pratico il lavoro svolto della memoria: è proprio l’attività enzimatica che fa vivere il nostro corpo.
Con la cottura molte delle vitamine vengono uccise eliminate e disperse, così come gli enzimi e la gran parte dei sali minerali presenti invece in un cibo naturale e crudo. I cibi cotti sono quindi inadatti per il nostro corpo perché denaturati, demineralizzati e devitaminizzati, perché la cottura distrugge le proprietà eccellenti dell’alimento crudo. I cibi crudi mantengono intatte tutte le migliori proprietà nutritive: enzimi, vitamine, sali minerali, oligoelementi, etc. Cibi vivi che entrano nel corpo e lo proteggono e lo aiutano nella prevenzione di malattie e patologie di ogni genere.
L’uomo è il solo animale che sottopone a cottura i propri alimenti, rovinando in tal modo il valore energetico reale del cibo e sottoponendo il fisico ad una duplice fatica per trasformare in sostanza viva ciò che lui stesso ha precedentemente svigorito per mezzo della cottura ad alta temperatura. Violando i reali impulsi alimentari, l’uomo ha determinato in tal modo l’inizio della sua degenerazione fisica e psichica e le malattie ormai sempre più evidenti ne sono la palese prova.
Inoltre i cibi crudi prevengono ogni sorta di carie e gengivite, in quanto il fatto che la loro consistenza sia più dura è un elemento da non sottovalutare. Essendo i cibi cotti, morbidi e cremosi , non esigono notevole lavoro masticatorio e rallentano i processi digestivi, sfavorendo gli organi masticatori; il crudo differentemente, come dicevamo, essendo più duro, svolge un’ attività massaggiatrice sulle gengive e previene quindi ogni sorta di problema alla bocca.
Insomma se vi è difficile eliminare tutti i cibi cotti, per intraprendere un’alimentazione crudista che si basi esclusivamente sul consumo di frutta, verdura, semi e frutta secca, sappiate però che è davvero molto importante consumare nel corso della giornata quanti più alimenti crudi. La maggior parte dei vostri pasti dovrebbero esserlo e uno soltanto cotto.
In definitiva possiamo asserire e confermare che il crudismo è sinonimo di vitalità, forza, vigore e salute e soprattutto terapia nella cura di determinati disturbi, nonostante possa sembrare strano e difficile da credere. Basta informarsi e scoprire quanto invece una dieta crudista sia la salvezza per la propria salute.
Ci sono al mondo tantissime persone che vivono in salute alimentandosi con sola frutta e verdura cruda ed altre che hanno ripreso in mano la propria salute grazie al crudismo.
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