Il Crunch da amare

I più sportivi si aspetteranno un articolo sui migliori esercizi per addominali da fare in palestra, anzi visto che la primavera finalmente è arrivata, all’aria aperta!
E invece no: abbiamo usato un suono onomatopeico per depistarti un po’.
Quando mangi qualcosa di croccante, che “scoppia” sotto i tuoi denti, regalandoti in un attimo un’esplosione di gusto, che rumore fa?!
Secondo noi, crunch!
Ed è il rumore meraviglioso che associamo alle mandorle, il preludio di quella bontà per cui una volta che apri un pacchetto, devi avere una grande forza di volontà per chiuderlo prima di finirlo.
Da più parti infatti, la quantità consigliata di consumo di mandorle, ed in genere di frutta secca, si attesta attorno ai 30 grammi al giorno, le classiche 3-4 mandorle.
Che poi così a leggerlo, uno dice “ma cosa ci faccio con 4 mandorle? Neanche le sento!”. E invece, non è affatto così.
Basta davvero poco di questo alimento per sentirsi di nuovo carichi e per placare la sensazione di fame.
Ecco perché sono perfette ad esempio come spuntino a metà mattino o pomeriggio, specie se prima di andare in palestra o fare un particolare allenamento.
L’elemento che più di tutti rende le Mandorle crude un alimento interessante, è il suo contenuto di Vitamina E. Se vai a cercare su vari siti, ovviamente attendibili, che danno conto di questi valori, vedrai che all’incirca è il doppio dei 12 grammi che l’Autorithy della Commissione Europea indica come razione giornaliera consigliata.
Tutti sappiamo che l’alpha-tocoferolo, nome scientifico di questa vitamina, ha proprietà antiossidanti, cosa davvero non da poco.
Ma i benefici degli attivi contenuti nelle mandorle non finiscono affatto qui.
La comunità scientifica sempre di più si avvicina allo studio del rapporto tra alimentazione e benessere, proprio perché si è finalmente capito che da qui nascono gioie e dolori.
Una ricerca scientifica (1*) cerca di fare luce sul legame tra consumo di mandorle e benessere cardiometabolico. Per farlo, porta avanti uno studio di 6 settimane (ripetuto per due volte) che coinvolge 48 adulti sani, ma con livelli elevati di colesterolo. Li divide in due gruppi: ad uno somministra una quantità di circa 40 g di mandorle al giorno come snack, all’altro dei muffin isocalorici. Il risultato alla fine dell’esperimento parlava di una minore adiposità per i soggetti che avevano consumato mandorle, aggiunta a minori livelli di colesterolo LDL. Il tutto fa concludere gli studiosi che aggiungere le mandorle alla propria dieta come spuntino, può essere una semplice strategia dietetica per prevenire l'insorgenza di malattie cardiometaboliche in individui sani.
Anche gli americani, non proprio il popolo simbolo in quanto ad alimentazione sana, si sono dovuti convincere che “Sostituire gli spuntini tra i pasti con noci o mandorle porta a diete più ricche di sostanze nutritive, con valori minori di calorie e con profili di acidi grassi più favorevoli” (2*).
1* https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25559009
2* https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28270158
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