Il vino di chi mangia crudo o consapevole

Da sempre bevo vino, il mezzo bicchiere a pasto è un rituale dal quale non mi sono mai allontanata, neanche nei momenti di maggior rigore, ho sempre visto questo succo come qualcosa di divino con cui l'uomo ha convissuto da tempo immemorabile. Io ho la fortuna di avere una campagna con un vigneto e di uva ne esce poca perchè non do nulla, ma il vino è fantastico. Però andando in giro per le fiere, ho conosciuto due persone eccezionali: Roberto e Marcello. Mi hanno fatto provare un vino bianco di cui rimasi estasiata per il buon gusto. Per tutto il giorno che erano davanti a me con lo stand, mi offrivano questo vino, perchè dicevano che non ubriacava, ma nutriva il corpo e la mente...devo dire che era proprio così, una sensazione di freschezza nel succo che si beve e poi un eccezionale retrogusto ed un senso di pienezza di sapore, me ne sono innamorata. Questo è accaduto ormai un anno fa e da lì mi sono fatta le mie ricerche e le mie prove, acquistandone un po', fino a che ho concluso che questo vino è diverso da ogni altro vino bio, è superiore, è spirituale. Vi metto di seguito tutte le risposte alle mie domande per meglio comprenderne le virtù ed apprezzarlo nell'intimo, oltre che nel gusto e poterlo inserire nella tavola di ogni giorno.
1) I vini sono biologici?
Dei vini prodotti da Pandora, sono biologici ed etichettati con la vecchia normativa (quella che era in vigore al momento dell'imbottigliamento) il Segreto Rosso e il Pandora Oro Puro. Con il prossimo imbottigliamento possiamo scrivere sull'etichetta "Bio" secondo la nuova normativa. Il Sangiovese e lo Spumante Brut sono resi biodinamici dalla vinificazione Pandora, che li depura di eventuali sostanze tossiche depositandole sul fondo del tino, senza nulla togliere o aggiungere alla qualità dell'uva di origine.
2) Sono biodinamici? Cosa è la biodinamica e in cosa si differenzia dal biologico?
Beniamino Anzalone (creatore del metodo Pandora) sostiene che con la parola Biodinamica intendiamo l'insieme delle forze biologiche e delle forze dinamiche; l'uomo, tutta la natura e l'universo sono governati da queste forze. Egli ha così ben compreso i principi della Biodinamica, tanto da saperli applicare, non solo all'agricoltura, come ha insegnato Steiner, ma a tutti i processi di trasformazione del cibo e oltre. La metodologia biodinamica innovativa di Beniamino Anzalone è stata chiamata Pandora. Con Pandora, per la prima volta la biodinamica entra nei processi di trasformazione biologica del mosto in vino.
Se prima venivano chiamati vini biodinamici quei vini che erano realizzati con l'uso di uve da agricoltura biodinamica, ora è necessario distinguere che i Vini Pandora sono i primi vini che sono stati prodotti con una nuova tecnica di fermentazione basata sulla biodinamica e per la quale è stato stilato uno specifico disciplinare: il Disciplinare di Vinificazione Pandora.
Il biologico è un'invenzione umana che disincentiva il ricorso alla chimica di sintesi nella coltivazione delle piante, con lo scopo di ottenere alimenti più sani di quelli da agricoltura tradizionale. A mio avviso le maglie del protocollo europeo sono ancora troppo larghe per parlare di vini salubri.
3) Cosa si intende per metodo Pandora? In che modo può essere spiegato e perché sceglierlo rispetto ad un altro? Quali sono i benefici? Perché questi vini non “ubriacano”?
Il metodo Pandora dà l'informazione biodinamica al mosto per ottenere un vino auto-protetto e particolarmente (e velocemente) digeribile proprio perché in linea con le leggi naturali (es. acidità che si avvicina molto a quella del ns. corpo).
La scelta si fa con il confronto: una sera bevo una bottiglia di Pandora e la sera dopo ne bevo una di vino tradizionale biologico: provare per credere.
I benefici sono quelli di apporto nutritivo, antiossidante, rilassante mantenendo intatte le facoltà intellettive, senza spiacevoli effetti secondari, come l'ubriacatura con cerchio alla testa. Proprio l'ubriacatura come la conosciamo è diversa dall'effetto ebbrezza dato dall'assunzione del vino Pandora, che grazie alla velocità di assorbimento evita il passaggio e lo stazionamento del suo alcool nel fegato eliminandone l'affaticamento e i processi precursori della cirrosi.
4) La fermentazione a che temperatura arriva?
La temperatura di fermentazione è come per gli altri vini: dipende dalla cantina. I vini Pandora provengono da fermentazioni a temperatura controllata, max. 19-20°C i bianchi e max. 30-32 i rossi.
5) Cosa è la seconda fermentazione di cui mi hai parlato?
La fermentazione malolattica trasforma l'acido malico in acido lattico, il gusto del vino passa dall'acido-aspro al gradevole-rotondo e diventa piacevole anche per il ns. stomaco.
6) Come viene trattato il vitigno, cioè le azioni fondamentali e principali che lo rendono unico. Cosa gli viene dato per non far ammalare l’uva? In cantina quali sono i procedimenti che lo rendono unico? Come si fa a mantenere senza solfiti o altro?
La coltivazione delle viti viene fatta secondo i principi della biodinamica, corno silice e corno letame come "concimazione" e preparati a base di rame e zolfo come protettivi di foglie, tralci e uva. Il biologico prevede anche la concimazione letamica o con mistorganici e i trattamenti alla parte aerea della pianta con prodotti limitati dal protocollo.
La coltivazione delle viti che danno l'uva per i vini Pandora è simile alle altre che rispettano i principi di naturalità e rispetto dell'ambiente, la differenza è nella fermentazione: al mosto viene aggiunta la base dinamizzata e pastorizzata (ottenuta dalle uve) che trasmette agli agenti della fermentazione l'informazione per produrre il vino biodinamico. Il vino risultante è resistente perché tutti i suoi componenti sono in equilibrio tra loro.
7) Il metodo Pandora è per tutti i vitigni?
Il metodo Pandora è per l'uva, indipendentemente dalla sua provenienza.
Chi ha inventato il metodo Pandora? da quanti anni viene realizzato?
Lo scopritore del metodo Pandora è Beniamino Anzalone, che si occupa di alimentazione naturale e cibi altamente digeribili da oltre 20 anni. Ha sperimentato la vinificazione per la prima volta nel 2007 con un cabernet da tavola, con risultati entusiasmanti, ma il proprietario della cantina non si è fidato del parere favorevole del proprio cantiniere ed ha interrotto la collaborazione.
Nel 2010 l'ho sperimentata in una piccola cantina della provincia di Siena e dopo 17 anni di fermentazioni tradizionali ho il visto il risultato della vinificazione biodinamica. La cantina ci ha permesso di proporre il Sangiovese Pandora nel suo stand del Vinitaly 2011 (vedi video su youtube http://www.youtube.com/watch?v=lU0Y-zYhDG8) e la curiosità suscitata ci ha portato a collaborare con alcune cantine disposte a proseguire la sperimentazione, diventata poi verifica, nella vendemmia 2011.
9) Nel web ho trovato questa recensione a Segreto Rosso: http://simodivino.blogspot.it/2013/06/segreto-rosso-2011-pandora.html, cosa posso obiettare?
Il web è pieno di sedicenti intenditori, difensori della salute pubblica, dissacratori e demolitori di ogni tipo che si nascondono dietro ai blog: i blogger sono una realtà virtuale che diffonde una verità virtuale. Possiamo delegare a uno o più illustri sconosciuti il giudizio su un qualsiasi argomento riguardi la ns. vita? L'alimentazione è la base della ns. salute e la scelta degli alimenti può derivare solo dai confronti e dai riscontri oggettivi! Chi segue i consigli dei blogger non è destinato al consumo di Pandora, perché la ns. percezione è il miglior metro di giudizio.
A voi ora il giudizio finale.
Lo Staff di Cibocrudo
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