La polvere che fa bene

In questo periodo sono in molti ad avere terrore appena sentono parlare di polvere: pensa a quelli che sono allergici alle polveri dei pollini tanto per fare un esempio!
Tranquilli però, che quelle di cui ti sto per parlare non hanno niente a che fare con fastidiose allergie o altro.
Anzi, al contrario, sono di quelle che fanno bene.
La curcuma è una delle spezie che io utilizzo di più in cucina, e stando a quanto si legge non sono di certo l’unica. Preferisco evitare di utilizzare molto sale nei miei piatti, anche se si tratta di quello Rosa dell’Himalaya, e quindi ho imparato man mano a conoscere le spezie sempre di più, sia per quelle che sono le combinazioni di sapore migliori, sia per quelle che sono le proprietà dei loro attivi.
Per parlare della curcuma servirebbe una giornata, ma tutti abbiamo mille cose da fare. Quindi cerco di farti un riassunto delle cose principali.
La prima cosa che ho imparato è che il colore è un dettaglio da tenere presente. Quella che ho scelto ha un tono forte, brillante, un arancione potente. E’ così perché è stata essiccata al sole e poi macinata lentamente, facendo in modo che le temperature non si alzassero. E quindi ha mantenuto anche il suo colore naturale non solo i suoi attivi; stessa cosa posso dirti per il profumo...lo sentirai da solo appena aprirai il barattolino.
Ti dicevo degli attivi. La prima che devi conoscere è la curcumina (1*) perché è responsabile di un po’ tutte le proprietà che sono state verificate, a partire da quella antiossidanti per cui dobbiamo ringraziare anche il quantitativo di Vitamina C.
Non meno importante è anche la proprietà antinfiammatoria, che aiuta soprattutto in caso di artrite e infiammazioni varie delle articolazioni (2*).
Dall’India, luogo dove coltiviamo e riduciamo in polvere la curcuma, prendiamo un aereo e andiamo in Perù. Perché qui ci sono le piantagioni di cacao dalle quali raccogliamo le fave di cacao che poi macineremo per ottenere il Cacao in Polvere.
Se potessi, ti farei venire con me a vedere che cosa sono queste piantagioni: distese immense, in cui solo una piccola parte è destinata alla varietà di cacao Criollo che è quella che utilizziamo per il Cacao in Polvere. E’ la tipologia meno coltivata perché è molto delicata e da una resa bassa: ma sentissi che odore e che sapore che hanno quelle fave!
Le mettiamo ad essiccare coperte sotto delle tettoie, perché se le lasciassimo sotto il sole del Perù finirebbero per bruciarsi e l’essiccazione al sole diventerebbe un problema invece che un’attenzione.
Poi le maciniamo a pietra, in modo che il cacao si liquefaccia e che si separi la parte grassa.
Facciamo asciugare, o meglio sarebbe dire addensare, di nuovo al sole e poi passiamo alla macina.
Faccio fatica a dirti che quella che ti porti a casa è una semplice polvere: per la passione e la cura artigianale che ci mettiamo, per me è molto di più...è un piccolo gioiello.
1* https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK92752/
2* https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28681332
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