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Malattie infiammatorie intestinali

Malattie infiammatorie intestinali

Dal Mal...Essere al Ben....Essere

Indicazioni alimentari di base:

  • Evitare carne, salumi, pesce, uova e formaggi (anche quello grattugiato!): il loro metabolismo intestinale determina la produzione di idrogeno solforato, altamente irritante e tossico per la mucosa enterica. Utilizzare come secondi piatti:

- legumi 3-4 volte/sett (abituare gradatamente l’intestino iniziando con le lenticchie rosse decorticate; successivamente introdurre lenticchie verdi, fagioli, ceci, fave e soia passati al passaverdura per eliminarne la buccia e, dopo qualche settimana, provare a consumarli interi).

- tofu e seitan 2-3 volte/sett; sono prodotti sani e gustosi e non infiammano l’intestino come i cibi di origine animale.

  • Evitare il latte animale: sostituirlo con i latti di cereali (di riso, avena, orzo…), di soia o di mandorla (non è quello dolcissimo del bar! Si compra nei negozi di alimenti naturali come gli altri latti vegetali). Non sono da dolcificare, possono essere consumati freddi, tiepidi o caldi.
  • Evitare biscotti, brioches, pasticcini, torte, prodotti di pasticceria, dolciumi in genere e bibite zuccherate. È possibile cucinare in casa dei dolci senza latte, uova, burro e zucchero seguendo le ricette allegate. Per la colazione utilizzare cereali in fiocchi (es. muesli al naturale con o senza uvette e frutta secca), pane di grano duro, fette biscottate integrali, gallette di riso da spalmare con marmellata senza zucchero, malto, crema di malto e nocciole o tahin (crema di sesamo) se si preferisce una colazione salata (si trovano nei negozi di alimenti naturali).
  • Scegliere pasta di grano duro (quella commerciale va benissimo; non va bene la pasta fresca, all’uovo o fatta in casa con grano tenero) e altri cereali integrali in chicco (riso, farro, avena, orzo, cous cous, miglio, mais, kamut, amaranto, quinoa, grano saraceno) da cucinare asciutti (mettere una parte di cereale con 2 parti d’acqua, far cuocere per 20-30 minuti a fuoco basso lasciando assorbire tutta l’acqua) o in brodo. Il riso è il cereale dotato di maggior potere disinfiammante.
  • Il pane dev’essere di grano duro (es. pane pugliese o di Altamura) e meglio a lievitazione naturale.
  • Eliminare alcolici, caffè, succhi e bibite dolci. Preferire caffè d’orzo e tisane.
  • Utilizzare olio extravergine d’oliva (a crudo e per cucinare) e olio di semi di lino da frigo (solo a crudo) dotato di elevate proprietà antinfiammatorie per il suo ottimo contenuto in omega 3. È possibile consumare 2 o 3 noci al giorno (ricchissime di omega 3) a colazione o negli spuntini.
  • Agrumi e pomodori possono essere irritanti per la loro acidità. Preferire al sugo di pomodoro dei sughi semplici di verdure tagliate e saltate in padella con poco olio (es. zucchine, zucca, carote, peperoni, melanzane, cavolfiori, broccoli, cime di rapa…).

In caso di riacutizzazione della malattia consumare:

- una tazza di ume-sho-kuzu la mattina a digiuno (rinforza l’intestino e stimola la digestione)

Preparare il brodo di kuzu (vedi ricetta) aggiungendo una prugna umeboschi durante la cottura. Condire con qualche goccia di shoyu (salsa di soia).

- crema di riso speciale con umeboshi da consumare a colazione (condita con frutta cotta, malto, crema di nocciole o di mandorle), a pranzo e a cena (con lenticchie rosse passate, zucca, carote, tamari o tahin). È un piatto leggero, completo ed utilissimo in caso di infiammazione intestinale.

Far cuocere a fuoco basso e per 90 minuti, 1 bicchiere di riso integrale insieme a 7 bicchieri d’acqua. Al posto del sale mettere una prugna umeboschi o un cucchiaino di pasta di umeboschi. A fine cottura passare il riso in un passaverdura (o in un colino a buchi fini) per separare la crema dalla fibra; condire con un passato di lenticchie rosse, carote e/o zucca (oppure una mela cotta, un cucchiaino di malto, qualche goccia di tamari o un cucchiaino di tahin). Masticare ed insalivare bene.

- frutta cotta con kuzu

Cuocere per 5 minuti una tazza di frutta (tagliata a pezzetti) con poca acqua ed un

pizzico di sale in una pentola coperta. In una ciotolina mettere un cucchiaio colmo di kuzu ed aggiungere qualche cucchiaio di acqua; lasciare che il kuzu s’imbeva,

mescolare bene e ricoprire con mezza tazza di acqua.

Quando il kuzu è perfettamente sciolto aggiungerlo alla frutta e cuocere a fuoco lento; mescolare finchè il liquido diventa trasparente e si addensa a formare una gelatina.

- tè bancha (tè di tre anni che non contiene teina)

Utile come bevanda o da utilizzare come base per preparare la frutta cotta, il brobo di kuzu o l’ume-sho-kuzu.

Mettere un cucchiaino di foglie a scaldare in una tazza d’acqua, lasciare bollire per 5 minuti, scolare e bere caldo.

- brodo di miso ed alga wakame

Il miso rinforza l’intestino e migliora la vitalità dell’organismo; l’alga wakame rilascia in cottura una mucillagine che riveste la mucosa del tubo digerente, la protegge e ne favorisce la riparazione.

Ammollare qualche centimetro di alga wakame in acqua fredda, tagliarla a pezzettini e metterla a cuocere in una tazza di acqua (senza sale). Far bollire per 15-20 minuti. Spegnere il fuoco e sciogliere nel brodo un cucchiaino di miso (pasta di soia). Consumare tiepido durante i pasti. Il miso non deve mai bollire.

In fase acuta eliminare tassativamente:

  • carne, salumi, pesce, latte, uova, formaggi
  • legumi (eccetto le lenticchie rosse decorticate)
  • frutta secca (eccetto la crema di nocciole e di mandorle)
  • semi oleaginosi
  • verdure crude e cotte (eccetto zucca e carote)
  • frutta (eccetto quella cotta con kuzu – vedi ricetta-)
  • tè, caffè
  • alcolici

Quando le condizioni di infiammazione intestinale migliorano reintrodurre gradatamente:

- cereali in chicco e pasta (prima semi-integrali, poi integrali)

- verdura (eccetto carciofi, cicoria, fagiolini, cime di rapa ed altre varietà particolarmente fibrose)

- legumi (passarli inizialmente al passaverdura per separare la polpa dalla buccia)

- frutta fresca (meglio lontano dai pasti)

- tofu e seitan

* l’utilizzo di prodotti di origine animale (carne, pesce, salumi, latte, uova e formaggi) deve comunque essere limitato per la loro elevata capacità irritativa sulla mucosa intestinale

Per fortificare l’intestino:

- preparare un brodo di kuzu e tamari

(Il kuzu è una radice bianca, amidacea, venduta in polvere o a cubetti con spiccate proprietà toniche e disinfiammanti sulla mucosa colica; il tamari è la salsa di soia, ha un intenso sapore e va utilizzata a piccole gocce per insaporire i cibi).

Far sciogliere in poca acqua fredda 1 cucchiaino di kuzu, mettere a scaldare 1 tazza di acqua, aggiungere il kuzu già sciolto e mescolare; far bollire la soluzione per qualche minuto finchè l’acqua non si sarà schiarita. Togliere dal fuoco, aggiungere qualche goccia di tamari e sorseggiare la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi

Ricordarsi di masticare sempre tutto molto bene: la prima digestione avviene in bocca; più si mastica (fino a 30 volte ogni boccone) e meno si affatica l’intestino!

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