Oligoelementi

Dal Mal...Essere al Ben....Essere
Gli oligoelementi sono sostanze presenti nel nostro corpo in quantità molto piccole, quasi infinitesimali e rivestono un’importanza vitale per la nostra salute e il nostro benessere.
La scoperta del ruolo degli oligoelementi nel nostro corpo è molto recente. Se le proprietà del ferro e dello iodio sono conosciute da tempo, soltanto in questi ultimi decenni si è potuto stabilire il ruolo dello zinco nella crescita, del manganese nella formazione delle cartilagini e del selenio nella lotta contro i radicali liberi, come pure l’influsso del cromo sulla tolleranza al glucosio (diabete).
La maggior parte degli oligoelementi non è ancora sufficientemente conosciuta, la nostra alimentazione ne è più carente di quanto si possa immaginare.
Per migliorare e mantenere la nostra salute impariamo a conoscere meglio questi catalizzatori insostituibili delle reazioni biochimiche che si svolgono nel nostro organismo.
Qual è la differenza esatta fra minerali e oligoelementi?
La differenza sta unicamente nella quantità. I minerali, chiamati pure macroelementi, sono presenti in quantità relativamente importante nel nostro corpo (fino a 1,5 kg di calcio). Al contrario gli oligoelementi sono presenti in piccolissime quantità (pochi milligrammi o microgrammi per un peso totale di 8 – 10 grammi!); a dosi elevate sono veri e propri veleni.
Gli oligoelementi non sono tuttavia meno importanti dei minerali; a titolo d’esempio 200 microgrammi di iodio sono altrettanto indispensabili di 800 milligrammi di fosforo.
Il nostro corpo è in grado di fabbricare gli oligoelementi?
Pur essendo presenti in tutti i tessuti e liquidi corporei (osso, muscolo, cellula nervosa, denti, pelle, capelli, unghie, ecc.) gli oligoelementi come pure i sali minerali sono sostanze inorganiche che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare; l'assunzione corretta tramite l'alimentazione è pertanto assolutamente necessaria.
Come possono essere individuate le carenze?
Grazie al mineralogramma o i dosaggi nel sangue (effettuati dai laboratori specializzati).
Quali sono le regole per un corretto ribilanciamento?
Gli oligoelementi possono essere assunti come cura a dosi ponderali (uguali o superiori ai bisogni medi) o a dosi infinitesimali secondo il principio dell’oligoterapia.
Si noti che:
- l’assunzione errata di un oligoelemento a dosi basse è inefficace e senza pericolo
- l’assunzione di un oligoelemento a dosi infinitesimali non colma la carenza, ma favorisce l’assimilazione e l’utilizzo da parte del nostro corpo della sostanza in questione
Oro Argento Rame
Indicazioni: È indicato nei casi di indebolimento delle difese organiche, infezioni virali e microbiche, turbe allergiche reumatiche. La sintomatologia si identifica in una diminuzione nella risposta agli stimoli esterni, nella perdita di slancio e vivacità, nella perdita di memoria e nel calo delle difese immunitarie. Causa diretta è lo "stress cronico" che porta il soggetto a prediligere l'isolamento dall'ambiente che lo circonda.
Manganese Cobalto
Indicazioni: Disturbi cardiovascolari e circolatori, sclerosi, disfunzioni digestive.
Zolfo
Indicazioni:Può essere utile nel trattamento di artrite, affezioni respiratorie, dermatosi, acne,eczemi, intossicazioni.
Cobalto
Indicazioni: Può essere utile nei casi di squilibri del sistema neurovegetativo, ansietà, nervosismo,
emicranie nervose, spasmi vascolari.
Bismuto
Indicazioni: È indicato in caso di tonsilliti, faringiti, laringiti.
Zinco Rame
Indicazioni: È indicato nei disturbi legati allo stress, difficoltà di adattamento, alopecia seborroica, dismenorrea ed amenorrea funzionali.
Alluminio
Indicazioni: Può essere utile nei disturbi nervosi (insonnia, depressione) e sovraffaticamento cerebrale.
Zinco Nichel Cobalto
Indicazioni: Può essere utile nei casi di alterazione della funzionalità delle isole del Langerhans e della regolazione glicemica, astenia pre-prandiale. Lo stato è caratterizzato da stati depressivi, astenia pre-prandiale e sonnolenza post-prandiale. A livello fisiologico si tratta di uno squilibrio nella regolazione del tasso glicemico. L'oligoterapia interviene lungo l'asse ipotalamo-ipofisi-isole del Langerhans, controllando in questo modo la sintesi di insulina e del contro-ormone glucagone.
Zinco Cobalto
Indicazioni: È indicato nei casi di alterazione della secrezione esoscrina del pancreas, steatorrea.
Ferro
Indicazioni: Il Ferro non è propriamente un oligoelemento in quanto il nostro organismo ne contiene in media 5 g.
Fluoro
Indicazioni: Può essere utile nel trattamento di alterazioni nel metabolismo del calcio, affezioni ossee e dentali.
Fosforo
Indicazioni: Può essere utile come coadiuvante nella cura di asma, pertosse, osteoporosi.
Zinco
Indicazioni: Può essere utile nei disturbi dell'accrescimento, disfunzioni ipofisarie e tiroidee.
Selenio
Indicazioni: Può essere utile nei disturbi dell'accrescimento, disfunzioni ipofisarie e tiroidee.
Rame
Indicazioni: Può essere utile nel trattamento delle infezioni, influenza, infiammazioni.
Potassio
Indicazioni: È utile nel trattamento di disfunzioni del metabolismo dell'acqua, squilibri surrenalici.
Nichel
Indicazioni: Può essere utile nei disturbi digestivi, insufficienza pancreatica, pesantezza post-prandiale.
Manganese
Indicazioni: Può essere utile nelle affezioni allergiche, reumatiche, cardiovascolari (palpitazioni).
Magnesio
Indicazioni: Può essere utile in casi di debolezza del sistema immunitario, fragilità di ossa, denti, unghie e capelli, palpitazioni, ansietà, insonnia.
Litio
Indicazioni: Può essere utile nel trattamento della gotta, tassi elevati di urea e acido urico nel sangue, turbe psichiche (nevrosi, schizofrenia).
Iodio
Indicazioni: Può essere utile nel trattamento di disfunzioni tiroidee, arteriosclerosi, ipertensione, affezioni reumatiche.
Manganese Rame Cobalto
Indicazioni: È indicato nel trattamento di patologie vascolari, anemia.
Manganese Rame
Indicazioni: Astenia fisica e mentale, ricettività nei confronti delle malattie infettive. L'associazione Manganese-Rame è indicata per la seconda diatesi o diatesi Ipostenica, secondo la tipizzazione di Ménétrier. Il soggetto ipostenico è caratterizzato da astenia sia fisica che mentale, depressione, pessimismo e, talvolta, mancanza di appetito. A livello patologico, tutto questo si traduce in una certa ricettività nei confronti delle malattie infettive a carico delle articolazioni, degli apparati respiratorio, urogenitale e digestivo.
Questi sono alcuni Ciao Carol
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