Problemi di tiroide? Forse sappiamo come aiutarti!

Le poche cose che ti abbiamo raccontato sulle alghe nel precedente articolo sicuramente avranno aperto qualche porticina della tua curiosità.
Proporre cibo crudo e oltretutto alimenti così tanto particolari e fuori dalla quotidianità è un po’ la nostra sfida. Ed il modo in cui cerchiamo giorno dopo giorno di vincerla può essere solamente uno: farti capire la bontà di questi cibi!
Ecco perché la ricerca contraddistingue il nostro modo di operare: non solo andiamo alla ricerca del prodotto migliore che possiamo trovare da un punto di vista del gusto, sappi infatti che assaggiamo noi prima di proporli a te e che non ci fermiamo certo alla prima proposta, e delle caratteristiche organolettiche, ma andiamo anche ad indagare quali sono le proprietà verificate degli attivi contenuti, in modo da farti avere un quadro completo e dalle tinte accese.
Se per esempio hai a che fare con problemi alla tiroide, dovresti sapere che l’Alga Kombu contiene degli attivi che possono esserti utili in tale senso. Ma, andiamo con ordine.
Diciamo intanto che l’Alga Kombu può essere di due tipologie: Japonica o Laminaria Digitata. La prima, come comprenderai anche solo per assonanza, è originaria del Giappoone, mentre la seconda ha il suo habitat naturale nei mari della Bretagna. Questa seconda tipologia è quella che troverai in vendita sul nostro ecommerce.
Il perché della scelta è semplice: quelle dei mari del nord sono davvero acque incontaminate e dunque è presupponibile che i princìpi attivi contenuti da queste alghe siano praticamente intatti.
Iniziamo ad entrare più nello specifico; una ricerca scientifica (1*) riporta come la specie “fuco” delle Alghe Brune sia la più efficiente accumulatrice di iodio tra tutti i sistemi viventi, con un contenuto medio dell’1% del peso secco nella Laminaria Digitata; sempre la stessa ricerca approfondisce ancora di più, confermando come la Kombu sia una fonte di questo minerale accessibile e abbondante e come quest’ultimo possa avere degli effetti antiossidanti.
Perché poniamo così tanta attenzione sullo iodio?
Dovresti sapere che uno studio (2*) si è occupato di analizzare il rapporto tra deficit di iodio e metabolismo, per indagarne le conseguenze, considerando che circa 1/3 della popolazione mondiale ha livelli di iodio inferiori a quelli raccomandati. Bene, questa ricerca collega una non sufficiente quantità di iodio disponibile al nostro organismo con problematiche quali gozzo endemico, danni cerebrali irreversibili come il cretinismo, compromissione della funzione tiroidea e patologie molto gravi a carico del sistema gastrico e delle ghiandole mammarie.
Ecco quindi che avere a disposizione un naturale integratore di iodio come è l’Alga Kombu è una carta davvero preziosa nel mazzo di chiunque di noi, ma soprattutto di chi sa già di far registrare livelli troppo bassi!
1* https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18008093
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